mercoledì 29 settembre 2010

10 milioni in un sorso

Nella noia totale del dibattito sul Piano Regionale di Sviluppo della IX legislatura, che stiamo ancora discutendo, il consigliere Prina (collega del Pd) ha presentato un ordine del giorno di sicuro interesse, che la maggioranza ha ovviamente bocciato.

Si tratta della richiesta di rivedere i canoni regionali di concessione per le acque minerali per un importo non inferiore ai 3 euro per metro cubo di acqua minerale imbottigliata. I 3 euro sono la media delle regioni virtuose. In Lombardia, invece, il canone è di 0,516 euro per metro cubo. Quasi un sesto. Attualmente i proventi derivanti dai canoni di concessione delle acque minerali vanno alle Province lombarde per il risanamento idrogeologico e ambientale dei loro territori.

La cifra che si potrebbe ricavare dall'adeguamento del canone, infine, calcolata sui dati parziali forniti in relazione all'anno 2009, sarebbe pari a 10 milioni di euro.

A me pare una di quelle cose che sarebbe giusto promuovere anche fuori da quest'aula, un po' sorda e un po' grigia, come sempre. Ovviamente, si tratta di una questione che riguarda la Lombardia ma anche tutte le altre regioni italiane, a parte il Veneto e il Lazio (che sarebbero le regioni virtuose a cui faceva riferimento il collega consigliere).  

(fonte http://civati.splinder.com/)

martedì 28 settembre 2010

Ultimo Dpef certifica aumento delle tasse

"La destra ha aumentato le tasse. Chi avesse dubbi al riguardo si legga l'ultimo Dpef varato dal governo Berlusconi nel quale è scritto, nero su bianco, che la pressione fiscale è aumentata. È un dato incontrovertibile". Lo ha detto Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera.
"Invece di continuare con il mantra della riduzione delle tasse, rinviata di anno in anno da più di un decennio, il ministro Scajola - ha proseguito Lulli - faccia qualcosa subito per ridurre almeno la 'tassazione occulta' a cui sono sottoposti gli italiani. Dalle bollette di luce e gas ai pedaggi autostradali, dal canone Rai alla benzina, ogni voce di spesa nei bilanci delle famiglie è aumentata. Per i soliti furbi, invece, il governo vara lo scudo fiscale, elimina la tracciabilità dei pagamenti e allenta i controlli contro l'evasione e l'elusione fiscale".

sabato 25 settembre 2010

Il più clamoroso oppositore del governo B

Si chiama Roberto Formigoni. Titolo del Corriere di oggi: «I tagli del governo paralizzano la Regione». Fini in confronto è un pierino. Sentite cosa dice Formigoni della manovra e di quello che succederà in Lombardia:

Le politiche sulla casa? Bloccate completamente.

Gli aiuti alla famiglia? Decurtati dell'86%.

Gli incentivi per le imprese? Dimezzati.

La scuola, con annessi bonus? Se va bene lo prenderanno uno su due [ai buoni scuola non riesce a rinunciare, meglio tagliare i contributi alle famiglie].

La sicurezza? Un taglio secco del 55 per cento.


700 milioni in meno da Roma, altri 700 milioni bloccati dal Patto di stabilità. Una vergogna. «Così si blocca tutto. La manovra pesa in modo insostenibile su regioni virtuose come la Lombardia». Colpisce il silenzio dei dodici milioni di ministri che vengono dal Nord e dalla Lombardia in particolare. B, Bossi, Brambilla, Calderoli, Gelmini, La Russa, Maroni... dove sono? Perché si sono dimenticati della loro Regione?

A chi ha chiesto le dimissioni di Fini, in questi giorni, suggeriamo di chiedere le dimissioni di Formigoni. Uno che parla così male del proprio governo, dopo essere stato completamente abbandonato (lui e tutta la sua regione, s'intende), va espulso. Minimo.