giovedì 21 aprile 2011

Referendum sull'Acqua pubblica, si schiera per il SI anche la SIRMIONE SERVIZI


Sulle pagine del BresciaOggi del 20 Aprile, trovate il resoconto della personale battaglia ingaggiata dall’amministrazione pdl/lega contro la privatizzazione della Sirmione Servizi.
Il Sindaco Mattinzoli si domanda dove arriverà la tariffa dell’acqua e che fine farà la qualità in mano ad una società privata, sottolineando le criticità della legge targata “popolo delle libertà”, il partito che lui stesso rappresenta.
Il Presidente di Sirmione Servizi dal canto suo, auspica che i cittadini si rechino alle urne per abrogare il decreto Ronchi nel referendum promosso per il 12/13 Giugno prossimi.

Politicamente rimane aperta la forte contraddizione nel PDL, marcata anche da una posizione pro-privati della Lega rappresentata da Wilde in consiglio comunale che votò con la minoranza sull'uscita di Sirmione dall'ATO. Il Partito democratico sirmionese auspica il successo dei referendum, così da cancellare le azioni giudiziarie intraprese dal comune che consumano soldi dei cittadini. Se unitamente alle preoccupazioni economiche e di qualità dell’acqua, ci fosse un medesimo interesse per il coinvolgimento delle minoranze all’interno di “Sirmione Servizi” potrebbe arrivare da parte di tutti i soggetti un appoggio unanime all’azione dell’Amministrazione.

Quindi NO all’acqua privata, ma un NO anche all’acqua della maggioranza!     

Ecco l’articolo di Maurizio Toscano:
«Se la nostra acqua finirà nelle mani dei privati, sicuramente le tariffe subirà un'impennata. E poi chi ci garantirà più la sua qualità». Già, la qualità dell'acqua potabile, come afferma il presidente di Sirmione Servizi, Antonio Cristini Bosisio, chi la garantirebbe più? IL CONTESTO di queste affermazioni è lo scontro legale e politico con l'Autorità di ambito della Provincia di Brescia, l'Aato, che ha presentato ricorso al Tar per chiedere l'annullamento di due delibere della giunta comunale di Sirmione, guidata da Alessandro Mattinzoli. Con quegli atti, il Comune aveva confermato le tariffe applicate l'anno precedente, e revocato l'adesione alla stessa autorità provinciale. Prima ancora, era stato invece il Comune di Sirmione a depositare un ricorso contro la Regione, tutt'ora in sospeso, per via delle nomine sui commissari ad acta per la firma di atti. Per la Provincia, però, si tratta di uno schiaffo in piena regola che non è piaciuto. «Siamo stati costretti a costituirci in giudicio - dice il sindaco Mattinzoli - perché in un momento in cui possiamo offrire ai nostri cittadini tariffe basse e un'acqua di buona qualità, senza contare che il Comune paga comunque la quota di solidarietà dovuta all'Aato, riteniamo di trovarci nella ragione. Poi, vorrei aggiungere - continua il sindaco - che ci troviamo di fronte ad una situazione confusa a livello normativo: la stessa Aato che dovrebbe essere già dismessa: vogliamo più certezze». Cristini Bosisio tiene a precisare un suo pensiero: «Auspichiamo che i cittadini vadano a votare al referendum sull'acqua perché, in caso contrario, ne andrebbero di mezzo le loro tasche: in Francia, dopo avere sperimentato la privatizzazione, sono tornati indietro». Che l'acqua della penisola sia così amata non è azzardato affermarlo. Perché il comune di Desenzano, come conferma Mattinzoli, «ha proposto interventi per ricevere da noi acqua potabile alle sue zone confinanti con Sirmione», una sorta di contratto che verrà stipulato tra breve.

Fonte bresciaoggi.it

mercoledì 20 aprile 2011

Nucleare.Marino: Fallimento epocale Referendum serve ancora ~ Rosa Rossa online

"Che Governo stravagante ci è toccato in sorte: prima elabora un programma nucleare e solo dopo si impegna ad acquisire 'evidenze scientifiche'. Gli investimenti sul nucleare sono un fallimento? Certamente. In tutto questo tempo hanno per caso sviluppato strategie energetiche alternative, che puntino ad esempio su sole, vento o sulla geotermia? Ovviamente no. Più che di riforme 'epocali', anche oggi, siamo costretti a parlare di 'fallimenti epocali'". Così il senatore del Partito Democratico Ignazio Marino, dopo la presentazione in aula dell'emendamento con cui il Governo rinuncia a tutte le norme previste per la realizzazione di impianti nucleari nel Paese.

"Questa manovra - ha aggiunto Marino - non può delegittimare il referendum di giugno che, anzi, è ancora più importante. E' uno strumento per dire no a un esecutivo che non ha a cuore la sicurezza della collettività e la salute dei cittadini; per dire no a chi ha elaborato programmi senza chiedersi dove costruire le centrali o come smaltire le scorie. Chi ci assicura, inoltre, che le destre non cambieranno idea passate le amministrative? Il comportamento del Governo, evidentemente antiscientifico e basato solo su interessi economici, ci deve indurre a votare per bocciarne le decisioni".

Nucleare.Marino: Fallimento epocale Referendum serve ancora ~ Rosa Rossa online

A Sirmione ci sono eco-novità

"Ci sono novità nel campoi della raccolta differenziata", così titola l'opuscolo che è stato distribuito alle famiglie sirmionesi. La presentazione ufficiale degli eco-punti riporta anche un utile mappa dei rifiuti, dove - mettere - cosa.

Sarebbe stato un buon segnale stamparlo su carta reciclata e invitare l'utente a reciclare il volantone stesso, dettagli... Una cosa più rilevante è invece l'assenza dei bidoni per l'umido, che compongono il 30-40% dei rifiuti solidi urbani, e non si parla di compostaggio che porterebbe i tanti sirmionesi con il giardino ad avere un risparmio sulla tariffa fino al 30%.

Insomma c'è ancora della strada da fare, non solo verso un migliore impatto estetico dei cassonetti, ma anche verso un'efficiente raccolta differenziata. Il mio augurio è che i cittadini sirmionesi utilizzino al meglio questi nuovi cassonetti cercando di differenziare il più possibile e magari dotarsi autonomamente di bidoni per il compostaggio domestico, perchè non dare un contributo economico a chi fa questa scelta?

fonte andreavolpi.blogspot.com

martedì 19 aprile 2011

La scuola pubblica (come la procura che fa paura)

Continua l’attacco violento e disperato di Berlusconi (nel senso che ormai si attacca anche alle Istituzioni che formano la coscienza civile dei cittadini) contro gli Insegnanti statali, rei di “inculcare valori diversi da quelli delle famiglie”. L’obiettivo è quello di rendere più forte e competitiva la Scuola Privata che, lui suppone, può essere più facilmente assoggettata ai suoi voleri a suon di elargizioni e di contributi statali. Questo Governo ha già colpito la categoria degli Insegnanti  tagliando dall’organico 87.400 cattedre, riducendo 25.000 precari senza contratto, aumentando il numero degli alunni per classe fino a 30 e oltre, diminuendo le ore settimanali di lezione e riducendo il Tempo Prolungato e il Tempo pieno che dal punto di vista didattico  offrono più ore e creano spazi imprtantissimi per l’apprendimento a misura del ritmo di acquisizione dei saperi di ogni singolo alunno. Alla Scuola Pubblica così sono stati tolti 8 miliardi nel triennio 2009/2011 causando una situazione insostenibile perché, in molte scuole, mancano le cose più necessarie come la carta igienica, le risme di carta per le fotocopie, il sapone per l’igiene ecc...
Alcuni Dirigenti scolastici sono ridotti a mendicare contributi alle famiglie per assicurare il minimo indispensabile per la vita scolastica. Se anche la Scuola viene disgregata, impoverita, spesso dileggiata è anche perché il ministro competente in materia  non ha la “cultura” necessaria per affrontare i problemi per una scuola moderna all’altezza  dei nuovi saperi che stanno emergendo da una società globalizzata. La scuola privata invece negli ultimi 2 anni non ha subito tagli dei finanziamenti pubblici (e su questo ci sarebbe molto da dire se si legge bene la nostra Costituzione) a tutto vantaggio delle famiglie benestanti  che, tra l’altro, possono permettersi di pagare una retta abbastanza elevata. Ma la scuola privata è migliore della Scuola Pubblica?
Un’indagine internazionale, promossa dall’OCSE, che valuta con scadenza triennale il livello di competenza dei quindicenni dei principali paesi industrializzati, ha accertato nelle due ultime valutazioni che nel 2006 gli studenti delle scuole private hanno un livello di competenza nettamente inferiore agli alunni delle scuole pubbliche, sia in matematica sia nella comprensione di un testo scritto, sia nelle competenze scientifiche. Tutto questo è confermato dalla esperienza della sottoscritta che insegna da trenta anni nella scuola. La Scuola pubblica perciò va tutelata, va sorretta, va valorizzata in tutte le sue funzioni pedagogiche, didattiche educative  perché in essa l’allievo, imparando, diventa cittadino consapevole e cosciente e contribuisce col suo lavoro a partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del suo Paese (Art. 3 Costituzione).

fonte: adalgisalamari.blogspot.com

giovedì 14 aprile 2011

Migranti, macché invasione, soltanto tanta propaganda

Passano i giorni, si avvicinano le elezioni e la marea di disperati pronti ad assediare le nostre coste aumenta a ritmo esponenziale. Almeno nelle parole dei politici. L’ultimo a fare una stima è stato Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture e già Guardasigilli. Il 12 aprile, dopo aver essersi rammaricato perché l’Italia «non può ancora sparare sui clandestini», si è lanciato in un conteggio approssimativo. «Se ragioniamo in termini storici c’è il pericolo che questa invasione possa diventare di decine di milioni».
MEZZO MILIONE IN AFRICA. Numeri in libertà: sembra che nessuno in Parlamento si sia preso la briga di fare una verifica. Eppure, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e il Frontex, l’agenzia europea di pattugliamento delle frontiere, hanno provato a tirare le somme. E i dati parlano chiaro. Dallo scoppio della crisi nordafricana fino alla fine di marzo, in Italia sono arrivate 21 mila persone; con gli ultimi sbarchi, si può arrotondare per eccesso a 25 mila. Ma a lasciare la Libia, negli ultimi due mesi, sono stati 498. 505 migranti (dati del 12 aprile 2011, fonte Oim). Persone che hanno trovato rifugio, tolti i 20 mila arrivati in Italia, in Tunisia ed Egitto. Il grosso delle migrazioni dal Nord Africa è assorbito dall’Africa stessa.

fonte agenda23.it

mercoledì 13 aprile 2011

Sirmione, il fondo Terme apre un bando per gli enti che operano nel sociale

Il Fondo Terme di Sirmione Manfredo di Collalto, costituito presso la Fondazione della Comunità Bresciana, presenta un Bando per il territorio: 15mila euro da erogare a Enti privati, Cooperative sociali, Enti ecclesiastici che operano nel Comune di Sirmione per progetti a sfondo e scopo sociale. Il Fondo, costituito nel 2004, ha lo scopo di sostenere iniziative di utilità sociale per lo sviluppo civile, culturale, sociale, ambientale ed economico del territorio e per migliorare la qualità della vita degli abitanti e dei visitatori della cittadina gardesana. Prerogativa del Fondo è coinvolgere, accanto al donatore iniziale Terme di Sirmione, altri possibili sostenitori come residenti, albergatori, commercianti, fornitori e tutte quelle realtà che abbiano a cuore il territorio sirmionese. Negli anni passati il Fondo, in sinergia con la Fondazione della Comunità Bresciana, ha provveduto a sostenere diverse iniziative, promosse sul territorio di Sirmione come il restauro della chiesetta di S. Anna o come il sostegno al progetto umanitario “3T”, creato a Sirmione a favore di un villaggio nel Togo, Todomè, attraverso l’acquisto di farmaci di prima necessità. Il Bando 2011 è già aperto e tutte le realtà di Sirmione interessate che operano sul territorio non a scopo di lucro potranno inviare la richiesta alla Fondazione della Comunità Bresciana entro il 31 maggio 2011. Le richieste e il relativo impiego saranno quindi valutate da rappresentanti della Fondazione e di Terme di Sirmione. L’elenco dei contributi assegnati e degli enti finanziati sarà pubblicato sul sito della Fondazione Comunità Bresciana Onlus, www.fondazionebresciana.org entro il 30 giugno 2011.

fonte brescianews.it

domenica 10 aprile 2011

SIRMIONE: pedonalizzare il centro storico/2

«Sì alla pedonalizzazione del centro storico e alla migliore alternativa per gli ospiti degli hotel e i residenti della zona». Anche il coordinatore del Pd di Sirmione e del Garda, Andrea Volpi, che è anche consigliere di minoranza, si dichiara d'accordo con il presidente degli Albergatori e dei Ristoratori, Giancarlo Dalle Vedove, secondo cui «il rinnovato esperimento di pedonalizzare per sole 2 ore serali dal 4 luglio al 26 agosto il centro storico appare strumentale perché di fatto non crea alcun beneficio». Si concorda sul fatto che «sarebbe invece necessario puntare ad un provvedimento di ampio respiro», dunque non provvisorio come accade da alcuni anni. Sostiene Volpi: «Il Pd ritiene che l'isola pedonale a Sirmione sia un risultato da raggiungere. Perché è una scelta coraggiosa e necessaria, e perché anche gli albergatori e ristoratori riconoscono tale necessità. È evidente che liberare il centro storico dalle auto crea disagi per chi debba recarsi agli alberghi. Il parcheggio in piazzale Porto è progetto ambizioso e di sicuro interesse - continua Volpi - a patto che venga utilizzato per i soli residenti del centro e i clienti degli alberghi, e che vada anticipato da un dibattito a più voci per una razionale isola pedonale». E sul lato pratico ed economico del progetto: «Se oggi non ci sono più soldi per farlo - aggiunge Volpi - è per un'imprecisa programmazione delle opere pubbliche: c'era bisogno di spendere più di 4 milioni per fare una pavimentazione della statale a Lugana». Infine, un interrogativo che rimbalza a Sirmione: se venisse proposta una pedonalizzazione permanente, gli albergatori sarebbero d'accordo? Qui risponde Dalle Vedove: «In linea di massima sì».

fonte: bresciaoggi.it M.TO.

lunedì 4 aprile 2011

SIRMIONE: pedonalizzare il centro storico

L'amministrazione di Sirmione, guidata da Alessandro Mattinzoli, ha deciso che l'esperimento della pedonalizzazione totale della penisola va riproposto, dal 4 luglio al 26 agosto. Niente veicoli dunque per quesi due mesi, ma solo tra le 21 e le 23, dal castello sino alle Grotte di Catullo.
Gli albergatori? Contrari, ovviamente. Il presidente dell'associazione albergatori e ristoratori, Giancarlo Dalle Vedove, definisce strumentale e fine a se stesso il provvedimento, che di fatto non crea nessun beneficio dato che in quelle due ore il traffico nella penisola è pressoché assente anche senza fermo. Cosa vorrebbe l'associazione? La realizzazione di un parcheggio interrato in Piazzale Porto, una grande struttura che consentirebbe a tutti gli ospiti degli alberghi di posteggiare con comodità il veicolo alle porte della penisola.
La spesa sarebbe enorme, ma il ricavo dal pedaggio notevole, inoltre diversi hotel potrebbero compartecipare in cambio di alcuni posti auto fissi, che verrebbero messi a disposizione dei clienti. Se una struttura del genere fosse realizzata gli albergatori sono pronti ad accettare la pedonalizzazione completa, permanente, della penisola?

fonte bsnews.it


la posizione del pd: pedonalizzare il centro storico è un risultato da raggiungere, risponde al principio di sviluppo sostenibile che ci siamo dati come bussola e anche gli stessi albergatori riconosco questa necessità. E' evidente che liberare il centro dalle automobili crea un disagio per chi deve raggiungere le strutture alberghiere. Il parcheggio in piazzale porto è un progetto ambizioso e di sicuro interesse, a patto che venga utilizzato per i soli residenti del centro storico e i clienti degli alberghi. Se oggi non ci sono più i soldi per farlo è per una imprecisa programmazione delle opere pubbliche, si sono portati avanti progetti faraonici, piazze patinate e obelischi di dubbia utilità, quando era più ragionavole risparmiare un po'. Per cui si alla pedonalizzazione del centro storico e alla migliore alternativa per gli ospiti degli hotels e per i residenti del centro storico.

Il profilo del pd che vincerà nel 2013

Walter Veltroni scommette sul Partito Democratico ''cuore del futuro del Paese'' e incita se stesso e i suoi ad avere più coraggio. Il rappresentante del Pd ne e' tornato a parlare nel corso di un'assemblea pubblica sulle politiche per le periferie a Roma. Veltroni ha posto l'accento sulla necessità di ''coltivare l'ambizione maggioritaria, non rinunciando alle alleanze, ma partendo da noi stessi e ricordando che siamo il partito più verde d'Italia, quello dalla parte dei precari e della moralità della vita pubblica, quello in cui si chiede che i parlamentari diventino la metà. Dobbiamo puntare agli elettori che ci aspettano per uscire dall'incubo del berlusconismo''