lunedì 31 gennaio 2011

Dimissioni Berlusconi, file ai banchetti PD per le firme.

“Con le file ai banchetti del Pd sparsi oggi in tutta Italia è entrata nel vivo la raccolta di dieci milioni di firme per mandare a casa Berlusconi e il governo della destra, che si sono dimostrati incapaci di affrontare i problemi veri del paese. In tutte le città italiane i circoli hanno organizzato banchetti, gazebo e altre iniziative. Moltissimi i cittadini che stanno aderendo”. Lo afferma il responsabile dell’organizzazione della segreteria del Pd, Nico Stumpo, annunciando una mobilitazione straordinaria per i prossimi week end. “A Milano, per esempio, sarà organizzata il 4 e 5 febbraio una raccolta straordinaria di firme con più di 200 punti di incontro nelle principali piazze della città. Il fine settimana successivo, il 12 e il 13 febbraio, i militanti del PD saranno in tutte le piazza d’Italia per raccogliere le firme dei cittadini contro Berlusconi e il governo della destra”.

QUESTA SERA ALLE ORE 20:00, PRESSO LA SEDE PD SIRMIONESE DI VIA EINAUDI 22, SI RACCOGLIERANNO LE FIRME IN OCCASIONE DELL'INCONTRO DEL CIRCOLO.

giovedì 27 gennaio 2011

Sirmione Servizi, perchè gli anticipi sui consumi futuri?

«Perché vengono chiesti continui anticipi sulle bollette dell'acqua quando la società comunale si presenta con bilanci in attivo?» 
 Questa la prima protesta che Forza Sirmione Democratica, compagine all'opposizione, muove all'indirizzo della giunta di centrodestra Mattinzoli. Ma c'è dell'altro, per cui si lamentano i consiglieri di minoranza, come «una scarsa trasparenza negli atti, dei ritardi nella consegna di documentazione ad uso dei consiglieri comunali, risposte alle interrogazioni spesso lacunose». Dice ancora il gruppo formato da Guglielmo Saggioro, Donatella Garlaschi, Patrizia Toniolo e Andrea Volpi (Luca Azzoni non partecipa da tempo ai consigli comunali) «che chiedere chiarimenti è del tutto inutile: per sapere notizie e dati dalla Sirmione Servizi siamo ostacolati». E proprio parlando della società, la minoranza scaglia il primo attacco.
«Perché arrivano gli anticipi sui consumi futuri dell'acqua? Dalle dichiarazioni del sindaco Mattinzoli nel consiglio comunale del 30 dicembre scorso, la Sirmione Servizi non ha problemi di conti. Allora perché non si può eliminare questo balzello, per di più "anticipato", per alleggerire il carico delle famiglie sirmionesi?».
Altro tema, poi, ma sempre sulle bollette. L'opposizione si chiede «se sia davvero legittima la procedura di fare sottoscrivere ai cittadini che danno in affitto i loro immobili la formula di responsabilità congiunta per eventuali morosità degli inquilini nei confronti della società erogatrice».
Di più non possono sapere, a detta dei consiglieri di minoranza, perché essi sono esclusi dal CdA di Sirmione Servizi, «annullando di fatto la rappresentanza di circa 2 mila persone che hanno votato Fsd».
Il gruppo si lamenta anche del «notevole e ingiustificato ritardo con cui vengono evase le pratiche necessarie all'attività consiliare e di controllo degli atti, come le risposte alle interrogazioni poste al sindaco Mattinzoli appaiono spesso lacunose» e costringono di conseguenza «a proporre di continuo le stesse richieste».
Il segretario comunale, dottor Andrea Cacioppo, però rileva «nei tempi ragionevoli si è sempre fornita risposta alle minoranze, mentre per ragioni legate alla privacy non tutti gli atti possono essere rilasciati come esse pretendono. Inoltre, considerato il carico funzionale degli uffici è estremamente difficile poter esaudire a decine richieste che impongono lavoro prolungato».

fonte bresciaoggi.it
*replica* Faccio notare che siamo in attesa da due mesi della pianta organica del comune e della sirmione servizi, ma quale privacy? è un diritto avere le informazioni utili a svolgere il mandato di consiglieri, non esistono tempi ragionevoli, ma tempi dettati dalla legge, non è discrezione di qualcuno!

giovedì 13 gennaio 2011

Sfida per l'acqua delle Terme. La vogliono 15 albergatori

Nasce a Sirmione il Consorzio Sirmionese Acque Termali. Presidente del CdA per il prossimo triennio è stato designato Franco Cerini che avrà al suo fianco Mario Lizzeri e Paolo Cichello Gasparri.
DAVANTI AD UN NOTAIO, lo scorso 27 dicembre quindici società alberghiere sirmionesi (Continental, Serenella, Flaminia, Eden, Villa Cortine, Olivi, eccetera) hanno sottoscritto uno statuto con lo scopo di poter utilizzare l'acqua termale nelle proprie strutture ricettive anche per determinare «un allungamento della stagione turistica con un beneficio economico-sociale per l'intera comunità».
Attualmente a sfruttare in gestione monopolista le acque sulfuree e la sua distribuzione sia nei due stabilimenti che nei propri alberghi Grand Hotel, Sirmione e Boiola, è la società Terme con atto di concessione della Regione Lombardia la cui scadenza è fissata il 31 dicembre 2013.
Proprio nell'imminenza di questa data, il neonato consorzio fa sapere senza troppi giri di parole che «in applicazione della normativa comunitaria e nazionale intervenuta in materia, intende adoperarsi per ottenere dalle Terme la somministrazione dell'acqua e contemporaneamente strutturarsi in modo idoneo per partecipare nel 2013 alla gara per ottenere la nuova concessione».
Questi albergatori, in pratica, vorrebbero anche loro poter «gestire» in concessione l'acqua della preziosa sorgente termale.
Di sfruttamento allargato a più soggetti, non solo quindi in regime monopolista, a Sirmione se ne parla da diversi decenni.
Tra i primi a lanciare la suggestiva proposta che anche gli alberghi, oltre a quelli appartenenti alla società termale, potessero sfruttare la preziosa acqua salsobromoiodica furono i sindaci sirmionesi Mario Signori e Giuseppe Stante. Ma di questa iniziativa non se ne fece più nulla.
DUE ANNI FA, poi, fa la locale Associazione albergatori e ristoratori avviò con le Terme un tavolo di confronto su questa proposta, anche in seguito ad un pronunciamento dell'Autorità garante della concorrenza che, dopo aver ricevuto una segnalazione da un albergatore sirmionese, aveva suggerito alla Regione Lombardia di intervenire in modo legislativo, pur con alcune valutazioni tecnico-amministrative da approfondire, per l'assegnazione di più concessioni con lo sfruttamento delle fonti sorgive, aggiungendo inoltre come «siano da ritenere giuridicamente validi anche i contratti di somministrazione di acque termali».
È proprio questo che chiede il neonato Consorzio.
LA LEGGE che disciplina l'utilizzo delle acque termali è dell'aprile 1980, successivamente con delibera del gennaio 1983 venne formalizzata tra Regione e Società Terme la concessione con durata trentennale.
E, infine, in una delibera del dicembre 2005, ancora la Regione, nell'approvare una definizione stragiudiziale di un contenzioso con la società Terme, riteneva che «coerentemente con le direttive dell'Ue e gli indirizzi 2004 dell'Authority per l'Antitrust, sia interesse generale e, dunque, dell'amministrazione regionale procedere alla riduzione graduale degli ostacoli che impediscono parità di accesso al mercato». Il dado è tratto, gli esiti si vedranno.


fonte bresciaoggi.it

mercoledì 5 gennaio 2011

Acqua pubblica, si spacca la maggioranza sull'uscita dall'ATO

L'ultimo consiglio Consiglio Comunale Sirmionese dell'anno è stato convocato sul tema dell'acqua. Si torna così dopo qualche mese sull'argomento che aveva visto una mozione del gruppo di minoranza di cui faccio parte che chiedeva di inserire nello Statuto: "l'acqua è un bene pubblico privo di rilevanza economica". Il Sindaco Mattinzoli aveva condiviso la preoccupazione per le modifiche inserite dal decreto Ronchi, ovvero la privatizzazione dell'acqua, ma preferiva seguire un'altra strada. Già allora il vice-sindaco Wilde si era espresso a favore della privatizzazione, distinguendosi in linea di principio dal resto del Consiglio che in un modo o nell'altro contrastava il decreto.

Il 30 dicembre la maggioranza pdl ha portato in Consiglio una delibera per uscire dall'Autorità d'Ambito Territoriale (l'ATO), creato dalla legge Galli del 1995 per gestire il sistema idrico integrato in aree omogenee, imbattendosi nell'astensione a sorpresa dell'ex-senatore leghista-vice-sindaco Wilde.

Insomma sembra proprio che lega e pdl sull'acqua non siano d'accordo, ma sopratutto nei comuni predicano bene e in Regione razzolano male, promuovendo leggi che accelerano la privatizzazione imposta dal decreto Ronchi. Ricordo che l'Unione Europea lascia carta bianca ai singoli stati, quindi la foglia di fico dell'obbligo imposta da Bruxelles è una falsità.

Ora attendiamo il referendum visto che la Cassazione ha validato le firme raccolte, migliaia anche sul Garda, e concentreremo gli sforzi per raggiungere il quorum.