sabato 26 marzo 2011

Una nuova tassa per il 2011


La Camera dei deputati, il 2 marzo 2011, ha dato il via libera finale al “federalismo fiscale municipale”. Il provvedimento, sottoforma di Decreto Legislativo che il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, ha presentato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato e alla bicameralina, ha infine ricevuto il 19 marzo l’approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri. Manca adesso la promulgazione del Presidente della Repubblica per la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il dl.vo. che costituisce uno degli snodi principali della riforma sul federalismo, prevede una tempistica articolata in due fasi. Una prima, transitoria, già a decorrere dall’anno 2011; una seconda, a regime, a partire dal 2014. La norma attribuisce ai Comuni (relativamente agli immobili ubicati nel loro territorio) il gettito derivante da alcuni tributi statali inerenti al comparto territoriale ed immobiliare attraverso l’Imposta di soggiorno. Comuni capoluogo di provincia, Unioni di comuni e Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte, potranno istituire un'imposta di soggiorno a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive del proprio territorio. L'imposta sarà applicata con gradualità, fino a un massimo di 5 euro per notte di soggiorno, in proporzione al prezzo. Il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali. La disciplina generale dell'Imposta di Soggiorno sarà dettata da un Regolamento, in cui i Comuni possono anche disporre ulteriori modalità di applicazione del tributo, con la possibilità di esenzioni e riduzioni per fattispecie particolari o per determinati periodi di tempo. In caso di mancata emanazione del regolamento i Comuni possono comunque adottare gli atti previsti dall'articolo. Nel documento si sottolinea che dovranno inoltre essere stabiliti ''i criteri” di ripartizione del gettito derivante dall'imposta di soggiorno, che il gettito derivante dall'applicazione dell'imposta di soggiorno sia destinato in via esclusiva a spese di investimento per gli scopi turistici''.
Di altri e ben più urgenti provvedimenti c’era bisogno in questo momento cruciale del Paese per sostenere l’economia, per creare posti di lavoro per i giovani la cui disoccupazione ormai sfiora il 30%, per dare ossigeno al sistema delle imprese. Ma questo è il Governo che abbiamo (sic!) A una lettura attenta della normativa si capisce solo una cosa: per riparare al danno grave che è stato fatto con l’abolizione totale dell’ICI, la sola fonte per i Comuni di reperire risorse sul territorio, il Governo non ha saputo fare di meglio che partorire il topolino della cosiddetta Tassa di Soggiorno che, oltre a operare una discriminazioni tra comuni e comuni (Ricchi e meno ricchi e poveri), interviene sui turisti che invece di essere incoraggiati a visitare le nostre città d’arte, vengono purtroppo disincentivati a causa di questo balzello che ha seminato scompiglio e una serie di proteste da parte di amministratori sia di centro-destra sia di centro-sinistra e che ha avuto il pregio di scontentare persino sindaci e amministratori della Lega Nord. Tutti sono concordi nel sostenere che questa tassa non favorisce il turismo. Non si capisce bene, tra l’altro, se il gettito derivante da questa ulteriore tassa, sarà interamente introitato dalle casse comunali o se invece una sua parte verrà incamerata dallo stesso Stato, o impiegata per tappare i buchi di bilancio comunale. Non c’è che dire la Lega Nord predica male e razzola anche peggio, se questo è il suo concetto di federalismo!  
Riportiamo, a titolo dimostrativo, alcune valutazioni raccolte via internet,di diversi soggetti politici, turistici, associazioni di categoria.
“Comprendiamo - afferma Ilva Sartini, direttore di Confesercenti di Fano - quali e quante siano le diffcoltà dei Comuni dopo l’approvazione del Decreto “mille propoghe” per far quadrare i loro bilanci. Ciò non toglie che la tassa, oltre ad essere iniqua, sia fortemente sbagliata per due ordini di motivi in particolare: il primo è che le prenotazioni del 2011 sono già state, almeno per la maggior parte, evase perciò la tassa ricadrebbe direttamente sugli operatori che si vedrebbero costretti a rinunciare a una parte del loro guadagno per coprirla. L’altro motivo è che, se una media di 2,5 euro di aumento può essere poca cosa applicata ad una tariffa delle principali città, che si aggira tra gli 80 e i 100 euro, diventa un’enormità applicata ai nostri 20  o 30 euro. Non possiamo permetterci, in un territorio come il nostro, di veder sfuggire il turismo a causa di una gabella che in passato era già stata considerata iniqua e perciò abrogata, un’imposta che potrebbe far perdere arrivi e presenze alla nostra città“.
 l’Ectaa, Associazione europea delle agenzie di viaggio e dei tour operator, in una lettera al ministro del turismo, Michela Brambilla chiede di riesaminare la norma prevista nel decreto sul federalismo municipale. La tassa – protestano i tour operator – si aggiunge inoltre ai costi extra già esistenti, come ad esempio i ticket di ingresso per Firenze e Venezia. Il segretario generale dell’Ectaa – Michel De Blust – afferma come la tassa di soggiorno “causerebbe molti problemi ai tour operator  che vendono pacchetti turistici in Italia, visto che in molti hanno già pubblicato e distribuito i cataloghi 2011 e diversi contratti sono già stati conclusi”. I tour operator si trovano quindi “nella difficile situazione di dover chiedere ai loro clienti di pagar un costo aggiuntivo una volta a destinazione”.

All’assessore regionale al turismo e alla montagna, Marino Finozzi di Belluno, la tassa di soggiorno non è per niente piaciuta. «Non era quello che pensavo e che avevo in mente perché in questo modo rischia di frammentare troppo le risorse e far crescere la disparità tra i comuni specie tra quelli turistici e quelli che non lo sono». Con la tassa di soggiorno, così come prevista nel federalismo comunale, «non si sa cosa si intenda e come sia stata istituita», ha precisato Finozzi, «Anche perchè è lasciato all’autonomia dei sindaci dei singoli Enti Locali definire l’entità stessa della tassa che va da 0.50 euro a 5 euro». Inoltre, un altro limite della nuova legge sul federalismo municipale, come evidenziato da Finozzi «è che vi è un vincolo di destinazione, cosa che invece nella nostra legge regionale sul turismo, alla voce tassa di scopo, non c’è».
E infine riportiamo il lapidario commento del Presidente di Federalberghi-Confcommercio della provincia di Ascoli Piceno, Ferdinando Ciabattoni, sulla tassa di soggiorno.”Quella che sembra prendere quota, è semplicemente una nuova tassa su chi viaggia e pernotta fuori casa non solo per vacanza, ma anche per lavoro o per motivi di salute. Una tassa del genere, -prosegue Ciabattoni- rischia di servire solo a ripianare le languenti casse municipali e potrebbe dare il colpo mortale a quelle  imprese ricettive che dopo due anni di crisi drammatica, senza alcun piano strategico di rilancio dell’immagine turistica dell’Italia nel mondo e senza alcun intervento di sostegno, dovrebbero subire supinamente un aggravio del tutto privo di logica finalizzata al settore”.
Il Comune di Sirmione come si regolerà su questa materia?

mercoledì 23 marzo 2011

«Gratta e vinci», dal vizio al reato

Avevano rubato alcuni rotoli di «gratta e vinci» da una tabaccheria di sirmione. Poi li avevano «grattati», ed aerano andati a incassare le vincite, modeste a dire il vero, in un'altra rivendita del paese. Ma non è durata molto la furbata di due ventenni della cittadina termale. Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia locale, con la collaborazione dei carabinieri del posto, hanno fermato a Colombare i due sospetti dopo che, poco prima, avevano incassato le ennesime vincite di pochi euro. La perquisizione ha permesso di recuperare un rotolo di «gratta e vinci» risultato rubato il giorno prima in un'altra tabaccheria di sirmione. A quel punto i due sono stati messi alle strette e fermati. La Polizia urbana ha ricostruito anche le sequenze dei furti: in pratica i due approfittavano di un attimo di distrazione del tabaccaio per portargli via i pacchetti di «gratta e vinci». Successivamente alla perquisizione personale, gli agenti e i carabinieri hanno anche effettuato un controllo nelle rispettive abitazioni dei ragazzi situate a sirmione (uno abita ancora con la famiglia, l'altro invece insieme con un amico) e qui c'è stata una seconda sorpresa. Gli agenti al comando del tenente Roberto Toninelli hanno infatti scoperto alcuni grammi di sostanza stupefacente già pronta per essere venduta. I due complici sono stati denunciati a piede libero per furto e detenzione a fini di spaccio di droga.

 fonte bresciaoggi.it M.TO.

martedì 8 marzo 2011

Giornata della donna

Non dobbiamo sempre ascoltare parole, è venuto il momento di agire in ogni contesto: sociale, politico ed economico. Auguriamo a tutte le donne nel mondo la conquista della libertà!

le donne del circolo pd di Sirmione