venerdì 9 settembre 2011

Signori e la Sinistra sirmionese

Leggere la definizione del Centro-Sinistra-Sirmionese nell’intervista a Giordano Signori sul “Corriere del Garda” è quanto meno svilente, sopratutto perchè abbinata ad una sintesi troppo leggera di una fase politica molto importante per il nostro comune.

Non posso parlarne con cognizione di causa, non c’ero, a differenza del decano intervistato che, come ricorda, è passato da sinistra a destra, portando alla vittoria il primo Sindaco di Forza Italia. Li definisce “anni di fermento, di battaglie politiche, di coalizioni difficili fino al raggiungimento di una certa stabilità”. Qualcuno me li ha raccontati più come anni di tradimenti e voltagabbana.

Per l’Assessore al bilancio la Sinistra a Sirmione alle ultime elezioni è stata “debole, confusa e ammonticchiata con elementi che spaziavano da Rifondazione a Storace.” Probabilmente non si ricorda che il Partito Democratico sostenne una lista civica, quindi nessuna pregiudiziale sull’appartenenza politica dei soggetti, lo stesso d’altronde avvenne nella civica “Vivere Sirmione”, Signori ne è la prova stessa, a meno che non rinneghi la sua provenienza storica.

Certo non è semplice costruire l’alternativa a Sirmione, ma il centro-sinistra è vivo e attivo. Il Partito Democratico nato qualche anno fa è una realtà consolidata e che conta un centinaio di iscritti, è un gruppo di persone che si ritrovano con regolarità per impegnarsi in un’idea di Sirmione migliore, più sostenibile, più a misura d’uomo. Forse chi si commuove per una storia politica nella Sinistra dovrebbe portare un po’ più di rispetto per chi oggi cerca di raccogliere quell'eredità nel migliore dei modi.

Andrea Volpi, coord.pdsirmione

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