giovedì 14 aprile 2011

Migranti, macché invasione, soltanto tanta propaganda

Passano i giorni, si avvicinano le elezioni e la marea di disperati pronti ad assediare le nostre coste aumenta a ritmo esponenziale. Almeno nelle parole dei politici. L’ultimo a fare una stima è stato Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture e già Guardasigilli. Il 12 aprile, dopo aver essersi rammaricato perché l’Italia «non può ancora sparare sui clandestini», si è lanciato in un conteggio approssimativo. «Se ragioniamo in termini storici c’è il pericolo che questa invasione possa diventare di decine di milioni».
MEZZO MILIONE IN AFRICA. Numeri in libertà: sembra che nessuno in Parlamento si sia preso la briga di fare una verifica. Eppure, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e il Frontex, l’agenzia europea di pattugliamento delle frontiere, hanno provato a tirare le somme. E i dati parlano chiaro. Dallo scoppio della crisi nordafricana fino alla fine di marzo, in Italia sono arrivate 21 mila persone; con gli ultimi sbarchi, si può arrotondare per eccesso a 25 mila. Ma a lasciare la Libia, negli ultimi due mesi, sono stati 498. 505 migranti (dati del 12 aprile 2011, fonte Oim). Persone che hanno trovato rifugio, tolti i 20 mila arrivati in Italia, in Tunisia ed Egitto. Il grosso delle migrazioni dal Nord Africa è assorbito dall’Africa stessa.

fonte agenda23.it

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